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CORRUZIONE + 229% LUI: BAVAGLIO ALLE INDAGINI
(troppo vecchio per rispondere)
€rnesto
2010-02-18 01:26:24 UTC
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CORRUZIONE + 229% LUI: BAVAGLIO ALLE INDAGINI
Dopo l’ultimo scandalo B. vuole togliere le intercettazioni. Allarme
senza precedenti della Corte dei Conti - Si dimette il
magistrato Achille Toro coinvolto nell’inchiesta di Firenze. La
Procura de L’Aquila chiede le carte sul terremoto.

IL CONVITATO DELL’UTRI
Mafia, appalti e Grandi Opere dall’Anas Sicilia fino a Torino Con il
Pdl Verdini e Fusi “viene anche Marcello” - di Peter Gomez

La gara era una di quelle grosse. Roba tosta, pesante: 222
milioni di euro di base d’asta stanziati dall’Anas per ammodernare
piu’ di trenta chilometri della Palermo-Agrigento. Anche per questo
gli investigatori del Ros dei carabinieri, quando nel novembre del
2008 se ne erano accorti, avevano fatto un salto sulla sedia.
All’improvviso la loro indagine sul meccanismo segreto con cui vengono
spartiti gli appalti in Italia sembrava averli fatti tornare
indietro di vent’anni. Al 1991. All’anno in cui il primo rapporto su
mafia e appalti, consegnato nelle mani di Giovanni Falcone, fini’ per
accelerare la morte del magistrato e quella del suo amico Paolo
Borsellino. Le similitudini con il passato erano tante. Troppe.
Mentre ascoltavano le conversazioni telefoniche di Riccardo Fusi,
l’alter ego imprenditore del coordinatore nazionale del Pdl Denis
Verdini, era difficile non ricordare come la sua azienda, la Btp,
nel 2000 avesse finito per inglobare il gruppo Pontello, una delle
poche imprese del nord che, secondo il superpentito Nino Giuffre’,
stavano nel cuore di Bernardo Provenzano. Un caso? Forse. Certo e’
pero’ che per far lavorare la Baldassini Tognozzi Pontello del suo
amico (e, secondo i detective, socio) Fusi, Verdini si rivolge agli
uomini di Marcello Dell’Utri, il senatore azzurro condannato in primo
grado a nove anni per concorso esterno in associazione mafiosa. A
dare il la’ alle danze e’ una cena nella casa romana di Verdini dove
Fusi viene invitato per la sera di mercoledi’ 12 novembre 2008. “C’e’
anche quel signore che ti avevo detto di prendere informazioni”,
spiega per telefono il politico. Che poi aggiunge criptico “si parla
direttamente. Viene Marcello, io te e lui”. In quel momento non e’
ancora chiaro chi sia Marcello. Due giorni dopo inizia pero’ a
Montecatini la settima convention dei Circoli del Buongoverno di
Dell’Utri. E il mistero a poco a poco si dipana. Verdini parla con
Fusi e gli spiega di aver detto a Francesco Costanzo, un giovane
catanese animatore di un importante Circolo a Milano, di “chiamarti,
cosi’ stringi con lui”. Lunedi’ 17 novembre Costanzo, in quei mesi
di fatto l’ombra di Dell’Utri, si fa vivo Fusi e gli lascia un
messaggio in segreteria: “Buonasera sono Costanzo, ci siamo conosciuti
a casa di Denis (Verdini, ndr) la scorsa settimana...”. Da quel
giorno lui e Fusi paiono fare coppia fissa. In ballo hanno diversi
affari in Sicilia, a Torino, ma non solo. “Secondo me c’e’ tanto da
lavorare”, gli spiega Fusi mentre esce da Fin-meccanica, “ma bisogna
che parli con diverse persone, ora parlero’ con Denis”. Il
coordinatore del Pdl segue infatti tutto da vicino. Il 20 novembre
eccolo cosi’ al telefono mentre chiede a Fusi: “E’ arrivato Marcello
da voi?”. “No”, risponde l‘imprenditore, “non viene, ma quella cosa la
sta raccontando Francesco (Costanzo, ndr)”. Intanto si fanno frenetici
anche le telefonate e con il direttore generale dell’Anas Sicilia, Ugo
Di Bernardo che per quasi un anno continuera’ a sentire e frequentare
il gruppo. Nelle intercettazioni dell’ottobre 2009, si trova persino
traccia di una sorta d’incontro al vertice. A casa di Verdini sono
previsti Di Bernardo, Nino Bevilacqua, il presidente dell’ente Porto
palermitano, considerato uno degli uomini piu’ potenti dell’isola,
Costanzo e Dell’Utri. “Si tratta con tutta probabilita’ del senatore”,
spiegano gli investigatori che sottolineano anche come in altre
conversazioni Costanzo venga definito “quello che su Catania organizza
la roba (i Circoli del Buongoverno, ndr) per Dell’Utri e Micciché”.
Fusi, oggi accusato di associazione per delinquere con l’aggravante
mafiosa, del resto di pelo sullo stomaco ne ha parecchio. E lo si
capisce quando, per tentare di aggiudicarsi gli appalti per
l’aeroporto di Frosinone e di un Centro accoglienza a Roma, si fa
mettere in contatto con il commercialista palermitano Piero Di Miceli,
al centro di molte inchieste su mafia e politica, ma sempre assolto.
Di Miceli, considerato dai pentiti “legato a Cosa Nostra e vicino ai
servizi segreti”, ha ottime entrature in Finmeccanica. Gli affari del
resto, sono affari. Non e’ il caso di andare per il sottile. Cosi’
basta un sentenza della Cassazione che ordinato (dopo due condanne) di
rifargli il processo, perché Mario Fecarotta, cugino alla lontana di
Francesco Rutelli e amico di Gianfranco Micciché, arrivi persino a
Palazzo Chigi. Magistrati e investigatori lo considerano un
imprenditore prestanome della famiglia di Toto’ Riina, ma lui il 29
gennaio 2009, spiega di essere stato “pure da Gianfranco, li’ alla
Presidenza del Consiglio”. Pagina, dopo pagina, insomma il rapporto
del Ros descrive un mondo nascosto. Quasi un verminaio. E regala la
sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa che si colloca tra il
clan e la superloggia massonica. Non per niente Verdini, e’ stato piu’
volte indicato come figlio della vedova dall’ex presidente della
Repubblica, Francesco Cossiga. Lui nega, ma molti dei suoi uomini con
i compassi hanno qualche dimestichezza. Un “fratello” e’, per esempio,
Leonardo Benvenuti, 38 anni di Gela, uno dei portaborse del
coordinatore Pdl, intercettato dall’Arma mentre si occupa dei
business (cemento) che stanno a cuore a due deputati umbri. Per
telefono gli amici spiegano che Bevenuti conta perché e’ “il nipote”
dell’ex direttore centrale dei servizi fiscali Fininvest, Salvatore
Sciascia. E Sciascia oggi e’ stato nominato senatore da Silvio
Berlusconi nonostante una condanna definitiva per corruzione.
L’inchiesta insomma punta in alto. E a Palazzo Grazioli, adesso, le
notti sono molto meno allegre di prima.
Il Serenissimo Marco
2010-02-18 10:58:54 UTC
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"�rnesto" <***@libero.it> ha scritto nel messaggio news:7069e9d8-aa04-44f2-828e-***@g26g2000yqn.googlegroups.com...
CORRUZIONE + 229% LUI: BAVAGLIO ALLE INDAGINI
Dopo l’ultimo scandalo B. vuole togliere le intercettazioni. ........


Magari anche Marrazzo sarebbe contento...


http://www.corriere.it/cronache/10_febbraio_18/manager_cinema_cf39d4ac-1c55-11df-beab-00144f02aabe.shtml


ma guarda che a sinistra non succede mai ehhh..no che è una piaga nazionale:

http://www.corriere.it/editoriali/10_febbraio_17/loggia-corruzioni-radici_2376677a-1b8d-11df-9bdf-00144f02aabe.shtml

ma dobbiamo vedere e far veder solo quello che ci comoda ...
--
Bye
Il Serenissimo Marco
Venezia
Allen
2010-02-18 15:58:09 UTC
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Post by Il Serenissimo Marco
ma dobbiamo vedere e far veder solo quello che ci comoda ...
..ovvio ;-)

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